Poche righe bastano, a volte, per raccontare una cronaca, per spiegare un fatto o per chiarire ipotesi e proporre soluzioni, poche righe, a volte, lasciano trapelare amore o desiderio, malessere o insoddisfazione e capita anche, a volte, che fermino il tempo, no anzi lo facciano scorrere a ritroso.
Poche righe, infatti, sul bel libro di Riccardo Storti “Codice Zena” hanno fatto riscoprire il gusto del sentirsi complici, meglio “intimi” e come per sortilegio comprimere i trent’anni e più trascorsi da quel 1975 ad un attimo. I quattro amici rileggono con orgogliosa commozione la recensione del saggio:
“Cripta, jazz-rock alla Perigeo, tecnica sopraffina, suonano spesso al 261 jazz club, nascono intorno al 1975, Augusto Forin (basso elettrico), Mirco Pagano (batteria), Massimo DePasquale (piano elettrico), Mauro Carbone (sax)”.
Ed è allora un inseguirsi di telefonate, di incontri, di desideri nuovi che assomigliano tanto a quelli che si credevano ormai dimenticati.
Cripta Quartetto si ricostituisce con i suoi componenti originali, ognuno ha seguito strade diverse durante questo lungo sonno.
All’indomani dello scioglimento dei Cripta, nel 1976, Augusto Forin e Mauro Carbone formano il gruppo Jazz Insieme prima con musicisti di area lombarda e successivamente coinvolgendo il bravissimo pianista genovese Mauro Barabino e il batterista Alessio Tofani, la collaborazione produce risultati molto interessanti con esibizioni nei jazz club cittadini ed in varie manifestazioni culturali, gli anni che seguono porteranno i due musicisti ad affrontare l’attività di musicisti “da ballo” professionisti con un apice di notorietà con il complesso Rossi & Soci attivissimo nei primissimi anni ottanta, un guppo che riusciva a far convivere l’esigenza del ballabile con uno spettacolo di tipo cabarettistico che attingeva ampiamente dal repertorio di Jannacci, Conte e Gaber.
Ma come tradizione vuole tutti i bei giocattoli sono destinati a rompersi ed il canto del cigno del complesso Rossi & Soci è del 1982.
È in quel perido che comincia a svilupparsi prepotentemente il talento di cantautore di Augusto Forin che già durante l’esperienza con Rossi & Soci aveva ampiamente dimostrato la sua verve creativa.
Con Marco Spiccio, Fedrico Sirianni e Fabrizio Casalino da vita alla "Giostra dei Pazzi" che vince il Festival degli Sconosciuti nel 1993.Con Max Manfredi crea Le ristampe di Tex. Con questa formazione che si riunisce sporadicamente, i due cantautori propongono un repertorio di musica di frontiera, che un po' scherzosamente definiscono Tex-Mex. In realtà scrivono assieme brani in italiano. Ha partecipato come bassista e voce all'album di Pino Pavone, nel brano Questione di abitudine. Sempre come musicista, accompagna lo stesso in varie manifestazioni con il gruppo I musicisti di Ciampi. Ha creato assieme a Franco Boggero e Marco Spiccio Operazione Arcivernice, progetto che attraverso attività artistiche di vario genere, intende salvaguardare la tutela del patrimonio storico culturale. Fin dall'inizio della sua attività musicale, ha composto e musicato brani che oggi propone con un suo gruppo, ed in versione di cantautore è stato invitato a manifestazioni quali "1000 Papaveri Rossi", "Festa per un amico assente",”onde paroel , "Via del Canto", “L’isola in collina”", "Cantautori nascosti", "Sussurri e Grida", "Maledetti amici", C'era un cartello giallo..., Moon-Tale.
Mauro Carbone all’indomani dello scioglimento di Rossi & Soci prosegue una discontinua attività come musicista da ballo e piano bar fino all’inizio degli anni novanta per poi interrompere pressochè definitivamente fino alla ricostituzione dei Cripta Quartetto.
Massimo DePasquale, da parte sua, forma nel 1976 il trio “Nommo” con Luciano Milanese al contrabasso e Massimo Sarpero alla batteria, l’attività è intensa e produttiva con esibizioni nei jazz club locali ed in varie manifestazioni culturali e seminari.
Successivamente si apre ad esperienze più propriamente jazzistiche, come membro attivo del gruppo di musicisti che ruotava attorno alla mitica scuola genovese jazz di quarto.Oltre a partecipare a concerti con molti gruppi estemporanei, sempre con Luciano Milanese, rende in seguito stabile la sua attività formando nel 1981 con Massimo Sarpero alla batteria, Bruno Zoia al cb, e Marco "Pantera" Pietrasanta sax e flauto il gruppo Jazz Medley, che spesso allarga in concerto la propria formazione con altri musicisti.In seguito con l'arrivo di Piero Buffarello alla batteria al posto di Sarpero, il gruppo Jazz medley è molto attivo nei club e locali di genova sino al 1988 attuando anche programmi di educazione musicale nelle scuole con l'allora Sisco servizio integrativo scolastico del Comune di Genova.
Mirco Pagano dopo lo scioglimento, nel 1976, dei Cripta attraversa un lungo periodo di silenzio fino all’inizio degli anni novanta quando riprende l’attività di drummer in complessi di musica leggera, frequentando piano bar e club privati: anche per lui la pubblicazione di “codice Zena” rappresenta la rinascita musicale.